Energia rinnovabile a Capo Verde: energia e acqua pulita
30/03/2021 – Si tratta di un progetto sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. Da dicembre 2020 un impianto di desalinizzazione, alimentato esclusivamente da moduli fotovoltaici, fornisce acqua potabile e per uso agricolo alla comunità rurale di Varandinha.
L’isola di Boavista è una tra le dieci isole vulcaniche nell’oceano Atlantico priva di fonti naturali di acqua potabile, con precipitazioni limitate e frequenti periodi di siccità che impediscono la crescita di una vegetazione rigogliosa.
Sfruttare l’energia solare per alimentare un impianto di desalinizzazione che fornisce acqua potabile in un’area così desertica è il connubio vincente. Per il campo fotovoltaico di 63,36 kW sono stati utilizzati 192 moduli ad alta efficienza con garanzia di prodotto di 15 anni e garanzia di rendimento di 25 anni.

Caratteristiche prestazionali fondamentali che si affiancano ad altre performance tecniche di particolare resistenza, estremamente apprezzate in contesti estremi come quelli capoverdiani. I pannelli Next 330W sono infatti certificati per la resistenza alle tempeste di sabbia, garantendo prestazioni superiori per installazioni in tutta la fascia sahariana. Sono certificati per resistenza alla corrosione da nebbia salina, che caratterizza altrettanto duramente le coste africane.
L’impianto di desalinizzazione è opera della start up italiana Genius Watter. Ha sviluppato e brevettato un sistema di desalinizzazione alimentato ad energia solare. E’ privo di batterie, in grado di fornire acqua potabile e per uso agricolo in zone remote sprovviste della connessine alla rete. L’intero sistema e` equipaggiato con connessione satellitare per permettere il monitoraggio da remoto e gestire in caso di bisogno la manutenzione di qualsiasi componente.

Per almeno 30 anni l’installazione di Varandihna a Boa Vista consentirà di fornire circa 75 mc/giorno di risorsa idrica. Sarà utile a sostenere le necessità potabili e sanitarie di una comunità rurale di 250 abitanti e le esigenze irrigue agricole, che potranno raddoppiare la coltivazione tradizionale.
Un’iniziativa in linea con i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – proposti dalle Nazioni Unite nel prossimo decennio. Nel suo piccolo, il progetto partecipa al raggiungimento dell’obiettivo 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” e 7 “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

